Trasporto droga: Assistenza legale camionisti detenuti all’estero

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Avvocato penalista internazionale, in caso di detenzione all'estero per trasporto o uso di droghe contattaci, il nostro servizio di urgenza seguirà il detenuto in ogni step del processo fino alla risoluzione della problematica penale.

In caso di detenzione nei seguenti paesi contattaci urgentemente
Albania: Tirana
Andorra: Andorra la Vella
Austria: Vienna
Belgio: Bruxelles
Bielorussia: Minsk
Bosnia ed Erzegovina: Sarajevo
Bulgaria: Sofia
Cipro: Nicosia
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Ungheria: Budapest

Avvocato penalista internazionale, in caso di detenzione all'estero per trasporto o uso di droghe

Come abbiamo già ripetuto varie volte, la detenzione nelle carceri all’estero è molto difficile, soprattutto in alcune parti del mondo, dove non esiste nessun rispetto per i diritti umani. Tra questi detenuti molti sono camionisti, i quali si fanno, spesso, corrieri della droga per organizzazioni criminali. Come per gli altri detenuti, anche i camionisti, non appena vengono arrestati, devono chiedere aiuto ad un avvocato, tramite l’appoggio della propria famiglia, in modo da non rimanere soli e senza difesa in un paese straniero.

Detenzione all’estero: Ormai, è risaputo che la cifra di detenuti all’estero è molto alta, cifra che riguarda detenuti che, magari, sono ancora in attesa di giudizio. Si tratta di detenuti dei quali non si conoscono esattamente le reali condizioni di vita nelle diverse prigioni e non si hanno neanche notizie sui trattamenti riservati loro.

Il problema sta proprio nel fatto che, a prescindere dall’essere colpevoli o innocenti, esistono dei diritti umani che non possono essere violati. Queste detenuti, poi, si trovano in condizioni di difficoltà, legate alla distanza dal proprio paese, al trovarsi in una terra straniera dove non si conosce nessuno, alla non comprensione della lingua e, quindi, alla difficoltà di poter comunicare. A questo, si aggiungono le problematiche dei parenti, che sono costretti ad affrontare troppe spese e, in molti casi, non se lo possono neanche permettere.

Lo Stato di appartenenza di questi detenuti, del resto, non vuole o non può farsi carico di essi, né economicamente né in altro modo. Addirittura, spesso, sono gli avvocati chiamati a difendere i detenuti a trovarsi in difficoltà, proprio perché vengono a contatto con paesi la cui legislazione è completamente diversa dal paese di provenienza del detenuto e, questo, non fa altro che complicare ancora di più una situazione già molto difficile.

Camionisti detenuti all’estero: La situazione dei detenuti all’estero è veramente degradante e tra questi detenuti vi sono i camionisti, i quali lavorano tantissime ore, viaggiando per molti chilometri e, spesso, senza neanche poter risposare adeguatamente. Purtroppo, questo loro lavoro, legato al fatto di spostarsi a distanze anche molto lontane, fa sì che essi arrivino a vendere stupefacenti approfittando di viaggiare così lontano e per tanto tempo.

Se alcune volte la vendita della droga è finalizzata a sé stessa, nel senso che i camionisti lo fanno per guadagnare loro stessi, la maggior parte delle volte essi lavorano per la criminalità organizzata, che li sceglie come corrieri della droga. Si tratta, spesso, di persone insospettabili che approfittano del loro lavoro di camionista per trasportare grandi quantità di droga, la quale viene nascosta in posti insoliti e particolari. Non è sempre facile individuare i camionisti che trasportano droga, in quanto molti di loro sono persone con fedine penali del tutto pulite e dei quali è facile non sospettare.

Le perquisizioni, però, vengono effettuate e, quando questi camionisti vengono sorpresi a trasportare droga, scatta subito l’arresto ed essi si ritrovano in carceri straniere senza sapere come comportarsi. I problemi cominciano a nascere dal fatto che l’arresto e la detenzione in altri paesi significa assoggettarsi alle leggi di quel paese ed è per questo che nasce la necessità di un valida assistenza legale.

Camionisti detenuti all’estero: assistenza legale. Essere detenuti all’estero non permette di avere contatti immediati, anche per la mancata conoscenza della lingua del paese nel quale si è detenuti. Ciò che risulta fondamentale è la possibilità di comunicare quanto prima con i propri parenti, in modo che siano essi ad occuparsi di trovare un buon avvocato di fiducia, che possa andare nel paese in cui si trova il detenuto e, in questo caso, il camionista, per poter studiare la situazione già da subito. Certamente, l’avvocato scelto dovrà conoscere le leggi vigenti in quel paese e dovrà capire come muoversi per attuare una valida strategia difensiva utile a permettere l’estradizione o un processo il più equo possibile.

A tutto questo, poi, sarà necessario aggiungere anche la scelta di un avvocato locale che, essendo del posto, potrà fornire informazioni utili sul da farsi e su come funziona la giustizia in quel paese. Sta di fatto che, fino a quando la detenzione avviene in prigioni che si trovano in Europa, tutto è più facile da gestire, ma se la detenzione è al di fuori dell’Europa e, addirittura, in paesi poveri, allora, le cose si complicano moltissimo.

Per questo è importante rivolgersi ad un consolato, anche se le ambasciate non possono fare più di tanto e, spesso, capita anche che queste situazioni richiedano il pagamento di molti soldi che non tutte le famiglie possono permettersi. Aspetti conclusivi. Anche se le condizioni dei camionisti detenuti all’estero non è facile, come non lo è per tutti quelli che, per un motivo o per un altro, si trovano imprigionati nelle carceri estere, non bisogna arrendersi, ma fare di tutto per trovare un’assistenza legale che non solo dia loro la possibilità di essere aiutati, ma anche di sentirsi meno soli.

 
 
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