Arrestati all’estero: cosa fare? Come agire? A chi rivolgersi?

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Avv penale a Roma per cittadini italiani arrestati o detenuti all'estero. Il nostro servizio di assistenza legale internazionale vi supporta in ogni step della problematica di detenzione, con la globalizzazione l'arresto o detenzione di cittadini italiani all'estero è un fenomeno molto frequente, l'staff di offre consulenza penale internazionale in ogni caso copriamo diversi paesi col nostro servizio: Germania Spagna Stati Uniti Uk Danimarca Austria Albania Francia Canada Russia Svezia Polonia Norvegia.

Avv penale a Roma per cittadini italiani arrestati o detenuti all'estero

Essere arrestati all’estero è un fenomeno molto diffuso e la domanda che ci si pone sempre in questi casi è quella relativa a cosa fare e a come comportarsi, in modo da uscire da questa situazione o, perlomeno, non complicare maggiormente le cose. Purtroppo, le situazioni in cui ci si viene a trovare quando si viene arrestati all’estero sono, spesso, veramente angoscianti, ma non bisogna perdere la calma ed è importante seguire delle regole di condotta che saranno d’aiuto nei momenti successivi all’arresto e permetteranno di non aggravare la situazione.

Cosa significa essere arrestati all’estero. Quando si va all’estero non ci si rende conto del fatto che esistono pericoli e rischi ai quali si può andare incontro se non ci si comporta in maniera adeguata. Infatti, molti vanno all’estero e commettono l’errore di comportarsi allo stesso modo in cui si comportano nel proprio Paese, senza capire che i sistemi giudiziari penali non sono uguali in tutti i Paesi e, quindi, la detenzione all’estero può essere anche molto dura, considerato anche il fatto di non conoscere il sistema giudiziario, la lingua e la cultura di quel posto specifico.

A tutto ciò, poi, si aggiunge anche il fatto che in alcuni Paesi le condizioni carcerarie sono veramente dure, tanto che molti di quelli che vengono arrestati, in particolare in alcuni Paesi, arrivano a temere per la propria vita. L’arresto all’estero, poi, comporta anche una forte demoralizzazione sia dell’arrestato che della sua famiglia, tanto da arrivare a sentirsi soli, ma è necessario che si capisca che chiunque viola la legge e lo fa in una nazione piuttosto che in un’altra deve essere punito, per cui se si commette un reato in base alle leggi del Paese in cui ci si trova, allora, si deve essere giudicati in base al sistema giudiziario di quella nazione.

Certamente, non ci si può giustificare dicendo di essere stranieri e non si può neanche pretendere che i propri Consolati all’estero risolvano tutto e provvedano loro alla difesa. Quindi, ciò che serve in questi casi è capire cosa fare nell’immediato, in modo da rendere tutto il meno traumatico possibile.

Arrestati all’estero: cosa fare. Come già detto, l’arresto all’estero non comporta la risoluzione del problema da parte del proprio Consolato, ma questo non significa che il proprio Consolato all’estero non possa far nulla, anzi, se si viene arrestati all’estero, il cittadino arrestato potrà subito chiedere la protezione del proprio Consolato, i cui funzionari potranno:

- visitare il detenuto

- avvisare i familiari del detenuto

- indicare qualche avvocato del luogo

- assicurare, se possibile, assistenza medica al detenuto

- intervenire, se possibile, per eventuali trasferimenti del detenuto nel proprio Paese.

L’importante, però, è che si capisca che il Consolato non potrà fare niente per il detenuto dal punto di vista legale, ma potrà solo avvisare i suoi familiari affinchè siano essi a cercare un avvocato esperto in diritto penale internazionale. Inoltre, spesso, viene permesso ai detenuti di parlare con la propria famiglia, ma sarà necessario fare attenzione a ciò che si dirà, in quanto si viene controllati e, quindi, ogni cosa potrebbe essere usata contro. Infine, è importante non fare nulla fino a quando non si avrà la possibilità di parlare con il proprio avvocato.

Arrestati all’estero: come agire e a chi rivolgersi. Quando si viene arrestati all’estero non bisogna mai chiedere aiuto ad un avvocato straniero, ma farsi chiamare un avvocato penalista internazionale del proprio Paese che, a sua volta, indicherà un avvocato di fiducia del luogo.

Infatti, durante il processo sarà proprio un avvocato del luogo a difendere il detenuto, ma l’avvocato del proprio Paese sarà fondamentale per altri motivi, ossia:

- parlare la stessa lingua e, quindi, capirsi

- analizzare subito il caso

- dare assistenza primaria

- controllare che tutto avvenga in maniera corretta.

Tutto ciò fa capire l’importanza del fatto che sia l’avvocato di diritto penale internazionale del proprio Paese, che si conosce e di cui ci si fida, a scegliere l’avvocato all’estero. Questo è importante perché l’avvocato di fiducia conosce già la legge vigente nel Paese in cui si è stati arrestati e conosce anche gli avvocati del luogo con i quali collabora già da tempo e di cui conosce la competenza.

Naturalmente, l’avvocato di fiducia collaborerà sempre con l’avvocato del luogo e potrà fare da tramite durante tutto l’iter processuale, ma saprà lasciare il detenuto nelle mani giuste, senza altre brutte sorprese.

Conclusioni. Da quanto detto si evince come la cosa principale da fare, quando si viene arrestati all’estero, sia quella di mettersi in contatto con l’avvocato di fiducia del proprio Paese, che conosce il diritto penale internazionale e sa come muoversi, in modo da poter subito iniziare ad assistere il detenuto, per poi scegliere l’avvocato del luogo più adeguato alle esigenze del detenuto e alle caratteristiche del suo caso.

 
 
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